Avete presente le scorciatoie cognitive?? Ovvero quegli stratagemmi veloci che tutti noi utilizziamo nella vita quotidiana e che spesso di portano anche a sbagliare, ma sono indispensabili per non perdere tempo?
Diciamo che tutti i pregiudizi -ahimé – sono scorciatoie cognitive, altrimenti è una scorciatoia credere in quello che ci dicono gli amici, a esempio su di un negozio o di un ristorante, anche se sappiamo che non sono proprio Cracco e Oldani! 🙂
Bhe gli stratagemmi funzionano benissimo anche online e sono tantissimi. Uno dei modi per utilizzarle può essere quello di ricorrere agli hashtag. Cosa sono? Quei famosi cancelletti che ci appaiono su social a volte anche appesantendo la comunicazione, questi #per intenderci! Esempio: #psicologia #ValeggioVesteVintage.
Oltre a comunicare all’istante all’utente di cosa parla il nostro post o articolo, gli hashtag hanno anche potere di indicizzazione e non è difficile capire perché, come dico spesso, i social, Google e i vari algoritmi cercano di imitare il pensiero umano per poter dare, infine, la migliore esperienza possibile al cliente.
Hashtag e comunicazione online perchè utilizzarli?
Gli #hanno diverso potere indicizzazione a seconda dei diversi social media, esempio: massimo su Twitter (che li ha inventati nel 2009 ed è stato rapidamente copiato dagli altri social) molto utile su G+ per indicizzare i contenuti, minimi su FB, anche se qualche # da’ movimento e colore al contenuto del post.
In generale, ora, qualche consiglio su come usare gli hashtag al meglio:
- pochi
- brevi e concisi
- non inerenti al brand
Copiate Coca cola che non usa mai hashtag con il suo brand, ovvero con il nome coca cola, almeno su FB 🙂
E di Ceres cosa mi dici?😕
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Non lo conosco, vuoi scrivere qualcosa tu e raccontarmi sul blog? Ne sarei felice! 🙂
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È un marchio di birra danese piuttosto famoso e fa sempre delle pubblicità azzeccatissime, usando tra gli hastag anche quello del suo brand. Prosit!🍻😉
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Oh mamma! Scusa, certo che lo conosco! 🙂 Loro brandizzano cioè mettono #ceresfashion. a esempio, perché si ‘attaccano’ alle tendenze, trend topics del momento. E’un’altra strategia usata sui social! In generale se il Brand è forte è inutile usare #, così come su Google in genere non si dovrebbe fare sforzi per indicizzare il Brand. Ti chiedo ancora scusa e ti dico la verità: pensavo di essere sull’altro mio blog, che parla di vintage. Vedi che succede a usare wp da mobile di corsa???Prosit 🙂
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Tranqui, può capitare.☺Mi dispiace contraddirti, ma Ceres, a parte durante la fashionweek, in Instagram usa sempre l’hastag con Ceres.Scelta, come dici tu, in effetti discutibile.Ma Ceres è Ceres 😉
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Ahh pensavo stessimo parlando di un mercatino vintage! 🙂 Sì, hai ragione, nel commento citavo un esempio, personalmente credo
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☺
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Che dipenda 🙂 dal tipo di comunicazione e anche dal social di riferimento, le scelte di comunicazione vanno lette sempre in un’ottica generale che tiene conto di tanti fattori, le indicazioni nel mio post erano “umili” indicazioni generiche su come usare i famosi cancelletti, forse bisognerebbe dedicare un post per ogni social, cosa ne pensi? 🙂
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Certo, anche più post per ogni social: ci sono così tante cose da dire…😉
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